Conservare il cibo

Nel Medioevo i trasporti erano lenti, faticosi e pericolosi: la rete di strade costruita al tempo dei romani era ormai incustodita e mal gestita, pullulava di piante selvatiche e persone poco raccomandabili. Questo limitava molto il commercio del cibo, complice anche la difficoltà di conservare le derrate alimentari. 

Gli unici sistemi di conservazione erano l’essicazione, la salatura e l’affumicatura. Essiccare il cibo era il metodo più usato: serviva per frutta, cereali, legumi e carne. Avveniva al sole nei paesi caldi e all’aria nelle terre del Nord. Un’alternativa a salatura e affumicatura poteva essere anche la salamoia.

A quote sufficientemente alte, soprattutto d’inverno, si poteva effettuare il raffreddamento, cioè conservare i cibi nelle ghiacciaie, anfratti di roccia in cui si accumulavano neve e ghiaccio naturali.

La bottega del sarto

Come ci si vestiva nel 1300? Visitate la sartoria, dove sono esposti abiti sontuosi e stoffe pregiate che ricalcano le mode dell’epoca! 

In questa piccola bottega, con cura e precisione, vengono confezionate le vesti tipiche indossate dalle dame e i messeri del medioevo, dai capi più umili ai più elaborati: una completa panoramica di un’arte di bottega tra le più rinomate e prestigiose, con i suoi strumenti, aneddoti e tradizioni. Scopriamo lo stile e i gusti dell’epoca, dalla sobrietà popolana allo sfarzo nobiliare.

Volete mettervi nei panni delle genti del Medioevo? Chiedete pure alla sarta di farvi provare qualche abito, ed immergetevi appieno nell’atmosfera del castello!

La birra nel Medioevo

“Vinum est donatio dei, cervetia traditio umana”

“Il vino è un dono degli déi, la birra una tradizione umana”

Con la caduta dell’Impero Romano e il progressivo abbandono dei campi, furono i monasteri a recuperare le conoscenze di produzione e conservazione della birra, antiche di secoli.

Nel XIII secolo si scoprì che il luppolo permetteva di conservare più a lungo i fermentati di cereali, ricavati da orzo, frumento e farro. Anche la frutta spontanea iniziò ad essere usata per aromatizzare le birre, assieme ad altre spezie ed erbe. 

Il “birrificio” era un ambiente presente in tutti i monasteri, soprattutto nell’Europa del Nord, servendo i monaci come alternativa al vino e come riserva in mancanza di acqua pulita; l’importante era berne ad satietatem e non ad ebrietatem!

La birra, chiamata anche “bevanda delle anime”, veniva data come ricompensa ai cavalieri durante i tornei, e ben presto la sua produzione divenne esclusiva di vere e proprie confraternite di monaci esperti, con stretti protocolli di segretezza; il ricavo economico andava tutto in beneficenza.

Il piscato

Nel Medioevo si faceva un grande uso del pesce, soprattutto visto il ruolo che gli attribuiva la religione Cristiana: Gesù divise i pani e i pesci, gli apostoli erano pescatori, il simbolo grafico del cristianesimo era il pesce, e si pensi al divieto di consumare carne in Quaresima.

Nei monasteri se ne mangiavano grandi quantità, poiché era ammesso da tutte le regole. Nei torrenti vicini si pescavano: trote, anguille, lasche e in modo particolare gamberi, e alcuni monasteri avevano addirittura vasche d’allevamento.

Il pesce era talmente adoperato che ogni centro abitato aveva almeno un punto di vendita adibito al commercio di questo alimento. Le leggi erano molto severe: erano frequenti i controlli della freschezza, e i pescivendoli dovevano liquidare tutto il pescato nello stesso giorno; non si potevano né sedere né appoggiare, e infatti ancora oggi stanno in piedi. Era severamente proibito vendere pesce “luvato” (cioè intossicato).

Contado

Percorrendo i sentieri di PeragaMedievale, non può certo mancare una visita al villaggio del contado, la pittoresca ricostruzione di un piccolo borgo rurale direttamente nel parco del castello! Qui i contadini, sempre affaccendati, vi mostreranno uno spaccato della vita popolare del Medioevo, tra faccende quotidiane ed antichi mestieri. 

Vedrete cuocere il pane, preparare la farina, ordinare spezie e medicamenti, tutto in un’atmosfera allegra e conviviale. E tra un’attività e l’altra, un po’ di svago! Giochi e divertimenti medievali aspettano i più abili!

Anche gli ospiti più piccoli nelle giornate di festa possono essere i veri protagonisti del villaggio, attraverso i laboratori pensati appositamente per loro. Per info visita la pagina “per i più piccoli“.