XIX Rievocazione de Petracha

A una settimana esatta dalla giornata di apertura della XIX edizione di PeragaMedievale, è giunta l’ora di tirare le somme. E’ stato un anno intenso, un anno di cambiamenti e transizioni, un anno di frenesia e non poche difficoltà. Qualcuno lo ha definito un “anno zero”, un punto di arrivo, ma anche uno di partenza. Un anno in cui qualcuno ci ha lasciato, ma molti altri sono entrati a far parte di questa grande, festosa famiglia, pronti a dedicarvisi e a mettersi in gioco. Un anno, 365 giorni per mettere in piedi questa straordinaria macchina che è PeragaMedievale. Sembrano così tanti, eppure se ce ne fossero altri ancora non basterebbero. Perché PeragaMedeivale è diventata una realtà così grande, così estesa e conosciuta, che a voltarsi indietro e a pensare da dove siamo partiti vengono i brividi. E allora un grande e sentito grazie va a tutti noi, il motore di questa festa: Consiglio Direttivo, volontari, figuranti, sarte, cuochi, baristi, mercanti, artisti, tecnici, fotografi, contradaioli, compagnie e alleati giunti da lontano. Ma un fragoroso ringraziamento va anche e soprattutto a colui che alimenta la scintilla che muove questo intricato macchinario: il nostro pubblico, quest’anno immenso più che mai. E’ per voi e grazie a voi che PeragaMedievale cresce, migliora, si evolve.

E con l’augurio che la passione che infiamma i cuori di questa grande famiglia non smetta mai di arderci nel petto, rinnoviamo l’appuntamento per l’anno prossimo, con la XX edizione di PeragaMedievale! 

GRAZIE A TUTTI!

L’assalto alla fortezza

E’ la notte del 4 ottobre 1319 e tutto tace. Dormono i villaggi della campagna padovana, dormono i contadini provati dal lavoro nei campi, dorme il bestiame nelle stalle, le luci sono spente, gli impasti riposano per diventare pane l’indomani e tutto tace.

Il popolo stravolto dalla ferocia delle milizie di Cangrande Della Scala si lascia cullare dalle tenebre della notte.

Improvvisamente un fischio sordo e meschino si fa strada nel silenzio: una breccia di fuoco squarcia il massiccio portone d’entrata al castello, una pioggia di frecce, di colpi di spada, di lance svegliano Peraga di soprassalto.

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