L’esercito veronese marcia contro Padova, guidato da Cangrande della Scala, e si lascia alle spalle un territorio devastato, tra macerie e distruzione: il popolo è stremato, l’esercito stanco, e la vittoria sembra sempre più lontana. Nulla sembra fermare l’avanzata nemica, e i pochi avamposti rimasti a difesa del territorio patavino stanno cedendo uno dopo l’altro.
Per non perdere la propria signoria, Iacopo da Carrara, signore di Padova, deve prendere una terribile decisione: per non lasciare ai nemici alcuna possibilità di rifornimento, dà l’ordine di bruciare le fortezze ritenute indifendibili.