Disfida delle Contra’

Anche quest’anno le 4 contrade tornano a sfidarsi nel parco del Castello! I campioni sono pronti ed agguerriti: riusciranno a sbaragliare gli avversari e vedere il proprio colore affiancare l’effige del Beato Bonaventura?

Volo della bisaccia, Palla medievale, Presa dell’uovo, Strappo dei canapi e Corsa dei giganti. Ecco i giochi in cui ogni contrada dovrà dimostrare le proprie abilità, con forza, astuzia e non poca fortuna! Riuscirà Bagnoli a mantenere il suo titolo dopo la vittoria della scorsa edizione, o verrà scalzata dall’attacco di Peraga, Tre Spigoli e Santa Maria?

Venite a tifare per la vostra contrada, sabato 2 giugno alle 17.30 e alle 21.00 bel campo del castello.

Tenzone degli sbandieratori

Una contesa mozzafiato tra coppie di sbandieratori, che esibendosi una dopo l’altra, dovranno dimostrare di saper padroneggiare l’antica arte della bandiera. Le coreografie presentate, frutto di sforzo e allenamento, devono rispettare diversi parametri: precisione, destrezza e, ovviamente, spettacolarità! I giovani atleti non vedono l’ora di trasmettere tutta la loro passione!

A valutare l’esibizione sarà un’esperta giuria, ma nell’esito finale conteranno anche gli applausi del pubblico: venite a fare il tifo per la coppia migliore! 

La “Tenzone degli sbandieratori” sarà venerdì 31 alle 19.00

Corteo

L’intero paese è in festa! Tra stendardi e bandiere, il corteo storico è pronto a partire: nobili dame e messeri, clerici e contadini, armati e artisti, tutti scendono in strada e sfilano tra gli applausi della gente. In testa, i musici e gli sbandieratori, nei colori dei Da Peraga, annunciano il passaggio del Beato Bonaventura, nell’abito rosso dei cardinali. E’ in suo onore che tutto il borgo si anima di suoni e colori!

Non perdetevi la tradizionale sfilata di PeragaMedievale, domenica alle 17.00!

Ospiti al Castello

Ogni giorno è ricco di spettacoli a PeragaMedievale, e a darci una mano arrivano graditi ospiti da ogni dove! Quest’anno alla nostra festa parteciperanno i Diavoli Rossi, giocolieri e artisti di strada, il gruppo di musici Era Tempus, e Pier Paolo Pederzini, il RimAttore

Con loro, saranno presenti anche il gruppo storico della Contrada della Cerva, e la compagnia di rievocazione Gens Euganea, che collabora con noi da molti anni nell’organizzazione della parte culturale.

Ad animare la festa, nella fedele ricostruzione della vita quotidiana, ci saranno anche la Compagnia d’arme et caccia de li Squarzacoje, la Compagnia della Torlonga, la Venetica Militia e la Compagnia d’arme dei Cavalieri di San Giovanni. Per la battaglia, le raggiungeranno i Milites Castellani e i Dragoni del Brintesis!

Il pane 

Il pane era il cibo base di ogni classe sociale del Medioevo, ma non sempre le condizioni climatiche permettevano un buon raccolto di cereali. La preghiera del Padre Nostro, che recita “dacci oggi il nostro pane quotidiano”, più che una valenza liturgica, era per molti una vera e propria formula scaccia-fame! 

Era spesso usato come “cucchiaio commestibile” con cui si raccoglieva il cibo dal pentolone comune, e accumunava poveri e ricchi, pur variando nei suoi ingredienti: se i nobili potevano permettersi pane di frumento bianco, il contado aveva invece pane nero, includendovi ogni possibile cereale, come avena, segale, farro, orzo, crusca, e, se necessario, anche legumi e castagne. In tempo di carestia, si impastava il pane anche con radici, cenere e corteccia triturata! Dove non poteva il gusto, di certo poteva la fame. In età comunale nacquero le corporazioni dei fornai, che liberarono la popolazione dal controllo dei forni esercitato dai feudatari e dalle curie episcopali. 

Nel Medioevo era molto comune un tipo di pane che, tolto dal forno, veniva immerso in acqua bollente per qualche minuto, e poi posto di nuovo ad asciugare in forno; conservandosi molto a lungo, lo tenevano i pellegrini nelle bisacce, e, all’occorrenza, bastava farlo rinvenire con poca acqua.